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Scienze di uomo e società arrow Storia locale arrow Fra briganti e giacobini

Fra briganti e giacobini


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  • DESCRIZIONE
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Il testo si compone di tre parti: la prima in cui trascrivo le notizie e gli scritti, non molti a dire il vero, su Abriola; la seconda, è la ricerca, della documentazione inerente all’attuazione amministrativa delle Leggi emanate dal legislatore francese.

La ricerca documentale, partendo dal decennio, in effetti, per alcuni argomenti, si protrae per mezzo secolo, per seguirne il loro completamento, come ad esempio per la costruzione del camposanto e per i demani.

L’ultima parte, il brigantaggio, analizza il periodo storico, cercando di capire gli ideali dei sostenitori illuminati del nuovo regime, ed i brigant, per i francesi, quelli dei sanfedisti realisti che combattevano per il ritorno sul trono del borbone.

Le nostre comunità hanno visto nascere numerose comitive di briganti per alcuni, esercito di liberazione per altri, con operazioni in tutta la provincia, spingendosi anche in Calabria, come vedremo nel testo del Di Cicco, che è riportato in forma integrale.

Il decennio francese certamente ha lasciato traccia indelebile, della sua presenza, in considerazione del breve periodo del regno.

Con l’introduzione dei codici Napoleonici e con il riordino del sistema giudiziario, tutti i cittadini del regno furono giudicati da un’unica legge.

Fu abolita la feudalità, soppressi i diritti ecclesiastici con acquisizione al demanio dei loro beni.

La feudalità, ha colpito per secoli il popolo nei valori morali e civili, con gravami d\\\'ogni tipo, alcuni leciti ma in generale immorali.

Dall’imposizione di dover servire il feudatario, senza nessuna ricompensa, e di coltivare le sue terre, dal divieto di comprare nei paesi limitrofi, dalla proibizione di raccogliere i frutti dei propri campi senza la licenza dei suoi agenti

Con la legge abolitiva della feudalità e dei diritti ecclesiastici, furono dichiarati decaduti tutti i diritti acquisiti ed i loro privilegi, furono dichiarati demaniali i fiumi e le acque correnti, fu istituita la contribuzione fondiaria unica sulla base della rendita netta.

Il legislatore illuminato riordina l’assetto totale del Regno con la divisione in province, distretti, comuni.

Il Comune diventa l’embrione della vita amministrativa, ad esso va demandato tutto il carico della propria vita, dai lavori pubblici alla scuola, dall’assistenza sanitaria alla polizia urbana, dall’assistenza agli indigenti alle imposizioni di tributi ed in ultimo, non per importanza, gli Uffici dello Stato Civile sottratto al clero.






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